La nostra marcia di avvicinamento al Mobile World Congress continua con il nuovo LG Optimus L7, che all’interno della nuova Serie L del produttore asiatico rappresenta il top di gamma. Si tratta infatti di uno smartphone di fascia medio-alta decisamente interessante, che abbiamo potuto sperimentare per voi in anteprima esclusiva prima ancora del suo lancio a Barcellona.
Proviamo a prendere in mano per la prima volta questo Optimus L7 e subito ci accorgiamo che nonostante l’aspetto molto simile a L3 e L5, si tratta di uno smartphone decisamente differente. Si sente molto di più la “parentela” con il Prada Phone e i suoi 8,8 mm di spessore lo rendono un prodotto decisamente intrigante e comodo da portare in giro. Davvero leggero, quasi da non sentirlo in tasca. Il suo back cover texturizzato, inoltre, fa sentire la decisa differenza rispetto alle cover di plastica tradizionale, restituendo anche un’esperienza tattile di alto livello.
www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=ertQJeKzlyQ Toccarlo va bene, ma adesso è tempo di passare anche all’hardware e al software, dato che uno smartphone può essere anche bellissimo, ma deve innanzitutto funzionare a dovere. Il processore da 1 Ghz in dotazione avrà il compito di far lavorare Android 4.0 Ice Cream Sandwich, naturalmente con schermata di sblocco e interfaccia personalizzata da LG, in modo da distinguersi dagli altri prodotti del mercato. Il meglio del software, con un tocco personale in più, almeno nelle intenzioni. Il display lascia davvero un’ottima impressione: la sua diagonale da 4,3 pollici è arricchita dalla tecnologia Nova e dalla luminosità da 500 nits, che rende i colori molto più brillanti e piacevoli alla vista. Il confronto con i normali LCD è praticamente improponibile, con il Nova che vince per distacco. La fotocamera forse non è eccelsa, ma restituisce comunque delle ottime immagini, grazie al suo sensore da 5 Megapixel e al flash a Led incorporato. Possibile anche registrare filmati ad altissima qualità. Tra le varie aggiunte, non possono mancare il modulo GPS per i navigatori satellitari e il modulo NFC, che a parte i pagamenti “al volo”, forse per ora utopistici in Italia, permetterà di scambiare dati tra telefoni ad una velocità e con una semplicità che il normale Bluetooth (comunque presente) non ha mai potuto garantire. Ovviamente è compresa anche la possibilità di collegarsi alle reti Wi Fi
L’uscita di questo prodotto è prevista per la fine di aprile ad un prezzo di 300 €.
