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Se siete appassionati di tecnologia da più di qualche anno, probabilmente ricorderete i primissimi schermi televisivi al plasma che si sono affacciati sul mercato. Pensare a quando uno da 40/50 pollici costava qualche decina di milioni di lire (e sì, c’erano ancora le vecchie e amate lire) è un po’ come tornare alla preistoria! Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata tanta e gli schermi piatti li troviamo ora in qualunque supermercato, ma ancora adesso, al momento dell’acquisto, il principale dubbio che ci assale è cosa scegliere fra tecnologia LCD, plasma o led.
Cerchiamo, per prima cosa, di capire quali sono le differenze tra le tre tecnologie:
PLASMA
Uno schermo al plasma è formato da un insieme di piccole celle contenenti una miscela gassosa composta, generalmente, da neon e xeno. Questi gas vengono, di volta in volta, accesi da una scarica elettrica che li ionizza, trasformandoli in plasma. Si definisce, dunque, plasma un gas ionizzato costituito da elettroni e ioni con carica totale neutra, ossia con forze positive e negative egualmente distribuite. Una volta creatosi, il plasma eccita dei fosfori, presenti sul retro della cella, che emettono luce. Ogni cella fa riferimento a un pixel del pannello ed è composta da tre sottocelle che diffondono, rispettivamente, luce rossa, verde e blu (RGB). Insieme determinano il colore finale della luce prodotta da quel singolo pixel per un infinito numero di sfumature e di intensità cromatiche.
LCD
Uno schermo LCD non lavora poi molto diversamente. È sempre composto da pixel, da celle e da sottocelle. La differenza principale è data dal fatto che le celle non sono riempite di gas, ma da una sostanza chiamata cristalli liquidi. Le celle sono racchiuse tra due filtri polarizzatori. Una scarica elettrica eccita i cristalli liquidi e li orienta in modo che il filtro polarizzatore permetta il passaggio di una quantità maggiore o minore di luce. Per semplificare il discorso, è come se in ogni pixel fosse presente uno specchietto: orientandolo in maniera diversa, si ha la visione di più o meno luce.
LED
Apriamo una parentesi doverosa rispetto ai sistemi di retroilluminazione: l’evoluzione dei televisori a schermo piatto porta alla ribalta il sistema di retroilluminazione Led negli schermi Lcd. Trattasi di un sistema di illuminazione – posteriore (Backlight) o perimetrale (Edge) – dei pannelli a cristalli liquidi (Lcd) che sfrutta i diodi luminosi (Led) per dare "vita" a immagini e colori assai brillanti.
Connubio tra tecnologia e design, il sistema Led (led è l’acronimo di light emitting diode) è in grado di offrire maggiore luminosità e contrasto e minor consumo energetico.
Data la spiegazione tecnica, la domanda rimane la stessa: si vede meglio un televisore al plasma, LCD o led? In effetti, ormai è come andare a cercare il pelo nell’uovo. Il plasma, teoricamente, garantisce una qualità migliore e un maggiore livello del nero, che si concretizza in scene più profonde e dinamiche. Ormai, comunque, il gap tecnologico si è ridotto in sostanza a zero e i migliori LCD, soprattutto se integrano la recente tecnologia a LED, sono in grado di rivaleggiare alla pari con i plasma. Comunque, di sicuro, gli LCD consumano molto meno, sono più leggeri e molto più sottili.
I plasma stanno perdendo sempre più terreno a favore degli LCD e sono ormai quasi del tutto relegati a dimensioni di schermo che vanno dai 46 pollici in su. Di contro, gli LCD oltre i 50/60 pollici sono ancora relativamente pochi, anche se c’è da scommettere che presto invaderanno anche questa fascia di mercato. È, comunque, bene ricordare che, quando si fanno confronti tra tecnologie diverse, e ancor più tra plasma e LCD, dove le differenze si fanno sempre più ridotte, ha senso farlo solo se si considera il rapporto tra modelli equivalenti. Un ottimo LCD si vedrà sempre molto meglio di un pessimo plasma e viceversa. Potrebbe sembrare una cosa scontata, ma non lo è affatto e, spesso, questo decisivo fattore non è tenuto nella giusta considerazione.
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