Posts written by cris24

view post Posted: 31/12/2011, 12:43 E' STATA LA CULONA - Attualità
Complotto anti Cav. Il WSJ pubblica una ricostruzione degli ultimi giorni del Cav al governo: la Cancelliera avrebbe chiamato Napolitano "suggerendogli" di cambiare premier

Quando si dice che non tutte le ciambelle riescono col buco. E dire che quella confezionata da Napolitano per fare fuori Berlusconi già era poco credibile a caldo.

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Troppe mani avevano partecipato all’impasto e alla lievitazione, dentro e fuori l’allora maggioranza. Poco credibile quella necessità di urgenza assoluta finita nel dimenticatoio un minuto dopo il giuramento del governo Monti. Troppo oscuro il percorso che aveva portato alla scelta di quei ministri così tecnici ma così ammanicati con poteri altri dalla politica. Ieri si è scoperto che la farina non veniva dal nostro sacco, ma da quello della Merkel. Lo svela il quotidiano Wall Street Journal , che racconta di una telefonata tenuta segreta fatta il 20 ottobre a Napolitano nella quale la cancelliera tedesca chiede con forza l’allontanamento di Berlusconi e in cambio promette aiuto e comprensione per l’Italia.Non sappiamo che assicurazioni abbia avuto da Napolitano, certo è che solo quattro giorni dopo, il 24 ottobre, la cancelliera si sentiva certa che Berlusconi era finito, al punto da ridere di lui durante la conferenza stampa del G8 insieme al sodale Sarkozy.

Passano due settimane e la Merkel è accontentata. Napolitano nomina Monti senatore a vita. È lo stesso Monti che ha raccontato come è andata: «Ero a Berlino e ho ricevuto una telefonata del Quirinale che...». A Berlino? Ma guarda la coincidenza. Ovviamente ci sarà una spiegazione anche a questo, speriamo che non sia come quella data ieri da Napolitano sulla telefonata: sì, c’è stata, ma abbiamo parlato d’altro. Già, del tempo o forse della comune fascinazione giovanile per il comunismo: lei in carriera nella Germania dell’Est, lui a stendere comunicati a favore dell’invasione russa dell'Ungheria e contro il Nobel al dissidente Sacharov.

Insomma, in ottobre il Paese non era in pericolo, non più di quanto lo sia adesso. Altri interessi hanno portato alla sceneggiata istituzionale. Quelli del comunista Napolitano sono ovvi e noti. Quelli della Merkel meno. Non credo che la signora si sia vendicata per aver appreso da una intercettazione illegale che Berlusconi la chiamava in privato, e da buon cronista, «la culona». No, credo che più che la signora abbia circuito, insieme a mister Obama e a Sarkozy, nonno Napolitano per piegare l’Italia al loro volere su questioni altre, tipo Libia, asse con Putin, oleodotti e altri mega affari.

Ma su questo ne sapremo di più alla prossima telefonata con gli ordini per Quirinale e Palazzo Chigi.
view post Posted: 31/12/2011, 12:42 Muore don Verzè, fondatore del San Raffaele - Attualità
Il fondatore dell'ospedale e dell'ateneo San Raffaele, morto oggi a Milano a 91 anni, ha messo la vita a disposizione dei malati. Il portavoce: "Probabilmente lo stress acuitosi in queste ultime settimane ha aggravato la situazione"

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Il visionario fondatore del polo di eccellenza sanitaria, la fondazione San Raffaele del Monte Tabor, e dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, che da anni si trova al primo posto nel ranking 2011 delle università italiane curato dal Sole24ore e ottiene pure il massimo dei voti nel rapporto Censis 2011-2012 sulle Università italiane, si è spento questa mattina, alle 7.30: ricoverato d'urgenza nella notte è stato stroncato da una crisi cardiaca.

Nel 1947 Luigi Verzè si laurea in Lettere classiche con padre Gemelli all'Università Cattolica di Milano, l'anno dopo viene ordinato sacerdote per, poi, diventare segretario del santo don Giovanni Calabria. E' nel 1958 che ha inizio un sogno che durerà per oltre sessant'anni. Dopo aver fondato l'Associazione Monte Tabor, hanno inizio i lavori di costruzione dell'ospedale a Segrate, alle porte di Milano. Il 30 aprile 1970 nasce la Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor, a cui viene conferito il San Raffaele in costruzione. Il 31 ottobre 1971 viene accolto il primo malato, mentre nel 1972 il San Raffaele è riconosciuto "istituto di ricovero e cura a carattere scientifico" e dal 1982 diventa anche polo universitario della facoltà di medicina e chirurgia dell'Università Statale di Milano.

Negli anni Ottanta, a fianco dell'ospedale che oggi ha una capienza di oltre 1.300 posti letto e una struttura di undici dipartimenti e ben quarantacinque specialità cliniche, don Verzè si dedica alla realizzazione e al continuo ampliamento di strutture specializzate. Dal Dimer (il Dipartimento per la medicina riabilitativa) al Dicor (il Dipartimento per le malattie cardiovascolari) dal Centro San Luigi Gonzaga per l'assistenza ai malati di Aids al Dipartimento di neuroscienze (quest'ultimo distaccato nella sede del quartiere milanese Turro). Nel 1992 nasce il Dipartimento di biotecnologie e centro di ricerca scientifica (Dibit1).

Nel 1996 don Verzè fonda, quindi, l'Università Vita-Salute San Raffaele. Tre le facoltà al suo interno: medicina e chirurgia, psicologia e filosofia e, a partire dal 2010, la laurea internazionale in Medicina e Chirurgia. Nel 2003 don Verzè costisce il movimento medicina-sacerdozio e nel 2010 inaugura il Dibit2 per poter ospitare nuove aule universitarie e nuovi laboratori per la genomica e proteomica.

Un cammino lungo sessant'anni, appunto. Solo nel corso del 2011 emergono quei problemi finanziari, dovuti all'elevato indebitamento del gruppo, che mai potranno spazzar via la genialità e il carisma di don Verzè. Proprio oggi era atteso uno degli appuntamenti cruciali della crisi finanziaria del San Raffaele: era fissata per oggi la scadenza per presentare una offerta migliorativa di acquisto di almeno 50 milioni di euro rispetto ai 250 già offerti dalla cordata Ior-Malacalza. "Probabilmente lo stress acuitosi in queste ultime settimane ha aggravato la situazione", ha spiegato al Tgcom24 Paolo Klun, portavoce dell'ospedale San Raffaele. "Su una persona di quell'età, con una situazione non tranquilla dal punto di vista della salute, uno stress forte pesa molto di più".
view post Posted: 30/12/2011, 20:55 [Recensione] Bleach Soul Resurrection - Videogames
Una breve escursione all’interno dei menù di gioco di Soul Resurrection ci permette di scoprire le modalità che compongono la produzione nipponica. La prima, nonché più importante (o almeno lo dovrebbe essere) è lo Story Mode. Purtroppo, sin dal primo istante al suo interno, si capisce la poca dimestichezza del team con questo genere di prodotti. In primo luogo manca del tutto un collegamento narrativo che permetta a chi non ha mai seguito o non segue assiduamente il manga di capire cosa sta succedendo, dove ci troviamo, chi sono i personaggi, perché sono vestiti così e perché combattono. Ci si limita invece, capitolo dopo capitolo (per un totale di 14), ad una breve introduzione scritta senza alcuna cut-scene che renda onore al charachter design di Kubo.
Trattandosi della seconda saga, dall’ingresso all’Hueco Mundo sino al combattimento con Aizen (e la sua versione fusa con l’Hōgyoku), manca inoltre tutto il fondamentale flashback riguardo alla preparazione del folle piano dei capitani della terza, quinta e nona divisione del Gotei 13 per la distruzione della Soul Society, nonché il processo di formazione dei Vizard; per non parlare dell’evoluzione di Ichigo e dei suoi poteri.
A pararcisi davanti, sostanzialmente, saranno una serie di livelli esteticamente differenti ma caratterizzati da un level design sin troppo simile tra loro. Si tratterà, in larghissima parte, di lunghi corridoi (per quanto mascherati anche da location esterne) popolati da orde di nemici -non esageratamente diversificati- da disintegrare. Giunti al termine di ciascun livello troveremo un boss da sconfiggere: uno dei pochi collegamenti con la trama del manga/anime. Anche in questo caso però mancherà del tutto la caratterizzazione: niente cut-scene introduttiva o finale e nessun QTE alla Ultimate Ninja Storm a riprendere i momenti salienti del combattimento renderanno quelle con i boss semplicemente delle battaglie più difficili. Ad aggiungere un pizzico di varietà ci penserà, fortunatamente, la possibilità di utilizzare un personaggio differente ad ogni capitolo, sbloccandolo poi per le altre due modalità di gioco. Il roster, in effetti, è davvero massiccio e spazia dai capitani del Gotei 13 agli Espada sino ad arrivare alla compagnia di Ichigo ed ai Vizard.
Se nello Story Mode ogni stage sarà legato ad un personaggio la scelta diverrà completamente libera una volta iniziato il Mission Mode, una serie di sfide sempre più ostiche da completare in sequenza (finendo le prime si sbloccheranno le seconde, e così via). Ad aumentare il livello di sfida, nello specifico, saranno i cosidetti “handicap”, ovvero particolari condizioni da rispettare nel completamento del livello: si andrà dall’impossibilità di utilizzare lo scatto alla preclusione degli attacchi speciali. Tali incarichi avranno un’attinenza praticamente nulla alla saga cartacea, limitandosi a riprendere scenari e personaggi per poi mescolare le carte, ad esempio, con scontri tra esponenti della stessa fazione.
In chiusura troviamo la Soul Attack, modalità nella quale verranno registrati i tempi e gli score rispetto alle sfide proposte per uno scontro a suon di statistiche con i propri amici in rete. Manca dunque una componente multiplayer vera e propria, che proponga sfide dirette a suon di Bankai.
Le problematiche, purtroppo, non si limitano al level design (piattissimo) ed alla caratterizzazione -povera- delle modalità, bensì si estendono anche al gameplay. Presentando una struttura molto simile a quella dei non troppo amati Dynasty Warriors il titolo propone una ripetitività fugata solo parzialmente dalla possibilità di utilizzare molti dei personaggi della saga ed alimentata invece dalle ristrette possibilità in combattimento. Ciascuno dei protagonisti avrà infatti dalla sua un paio di combinazioni di attacchi melee e ranged, un attacco speciale ed una potente super-mossa da caricare subendo ed infliggendo danni. Poca profondità dunque e, soprattutto, la mancata possibilità di decidere se e quando sprigionare il Bankai, relegandolo a sessioni da affrontare con personaggi già “in sprigionamento”, un pò come accaduto in diverse incarnazioni del Dragon Ball digitale e le trasformazioni in Super Sayan.
A salvare (almeno in parte) in corner la produzione ci pensa un discreto sistema di crescita dei protagonisti, che consentirà di spendere i Soul Point accumulati sconfiggendo nemici e terminando incarichi in una gigantesca scacchiera sulla quale giaceranno diversi potenziamenti nonché la facoltà di sbloccare alcune nuove special e degli utili personaggi di supporto da utilizzare nei combattimenti più complicati. Verremo dunque spinti a completare le missioni con tutti i personaggi disponibili, in maniera da completare la gigantesca mappa di potenziamento e scoprire ogni bonus.
Nonostante quest’ultima interessante feature le pecche di Soul Resurrection ne minano non solo la longevità ma soprattutto l’appeal, sia verso i fan della serie che cercano la fedeltà con anime e manga, sia verso i “comuni videogiocatori”, ultimamente non molto avvezzi all’eccessiva linearità.

view post Posted: 30/12/2011, 20:53 The Legend of Zelda - Twilight Princess - Videogames

The Legend of Zelda - Twilight Princess
The Legend of Zelda - Twilight Princess Nintendo Wii

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Sviluppo: Nintendo
Pubblicato: 8 dicembre 2006 America / 19 Dicembre in ITALIA
Genere: Avventura,Gioco di Ruolo
Serie: The Legend of Zelda
Lingua: Italiano
Modalità di gioco: Singolo giocatore
Piattaforma:Wii

Descrizione

The Legend of Zelda Twilight Princess è un gioco avente un'importanza storica fondamentale ossia da un lato termina con grande stile l’era del Gamecube mentre dall’altra sponda apre le danze con ottimi auspici con quella del Wii.Anche se non è nato sulla nuova console Nintendo, il titolo infatti è stato inserito in maniera perfetta, principalmente per quanto riguarda il sistema di controllo, che completa molto bene regalando un'ottima esperienza di gioco quasi interattiva.Soprattutto bisogna dirlo che è merito delle diverse varietà delle situazioni offerte come il bilanciamento perfetto della difficoltà, ed lo stimolo o meglio coinvolgimento dato dallo sviluppo della trama, in poche parole è un titolo, in grado di affascinare e ipnotizzare qualsiasi tipo di giocatore e di rapirlo in una avventura che ha davvero pochissimi rivali o forse nessuno.

Caratteristiche & Gameplay

Twilight Princess,in merito alle varietà delle situazioni offerte, l’ottimo bilanciamento della difficoltà, ed il coinvolgimento dato dello sviluppo della trama, è un titolo davvero unico ed appassionante, che può tranquillamente affascinare e catturare qualsiasi tipo di giocatore, anche chi prima d’ora non aveva mai conosciuto la serie, e ovviamente di non deludere i suoi fedelissimi appassionati,che certamente rimarranno entusiasti di un gioco che fonde molto bene i punti di forza caratteristici della saga, con delle innovazioni che lo rendono ancor più ricco e completo.Per quanto riguarda la longevità rappresenta l'esponente della saga più longevo di sempre ad una quest principale temporalmente e geograficamente estesa, si affiancano numerosissime sotto missioni.I brani, sia quelli inediti che quelli vecchi,sono molto intriganti, di grande atmosfera, dinamici e in grado di cambiare repentinamente a seconda di ciò che avviene all'interno dello schermo.Non si può ancora dare un valore tra il Wii ed il GameCube, quello che è sicuro è che questo titolo poteva essere quasi essere totalmente inserito con poche differenze anche nella piattaforma del GameCube.Ciò non toglie che stiamo discutendo su un aspetto tecnico, comunque godibilissimo, che ci regala il miglior Link di tutti i tempi sia per quanto riguarda i dettagli che per le animazioni, e che non sfoca affatto nemmeno per quel che riguarda gli altri personaggi o le ambientazioni.

view post Posted: 30/12/2011, 20:48 Battlefield 3 - Videogames

BATTLEFIELD 3


BATTLEFIELD 3



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Genere: Sparatutto in prima persona


Modalità di gioco: Singolo giocatore, Multiplayer, cooperativa


Piattaforma: Microsoft Windows, PlayStation 3, Xbox 360, Wii U


Data di pubblicazione: 28 ottobre 2011



DESCRIZIONE



Battlefield 3 (chiamato anche BF3) è uno sparatutto in prima persona sviluppato da DICE e pubblicato da Electronic Arts. Verrà rilasciato il 28 ottobre 2011 per PlayStation 3, Xbox 360 e Microsoft Windows.
È il dodicesimo capitolo della serie Battlefield e un sequel diretto di Battlefield 2, rilasciato nel 2005.
Il gioco sarà principalmente ambientato nell'Iraq del 2014. Secondo quanto rivelato dal produttore Patrick Bach, nel corso della trama saranno esplorati altri luoghi in diverse parti della Terra, come Parigi, Tehran, Sulaymaniyah e New York.



Armi



Ecco la lista completa delle armi che saranno presenti nella versione finale del gioco: Fucili d'assalto: M16A4, M416, G3, Ak74M, AN94, KH2002, AEK971, F2000, ASVAL.
-Carabine: M4A1, G36C, AKS74U, SCAR H, A-91, SG553LB.
-Mitragliatrici leggere: M249, M60, M27 IAR, M40, RPK, Pecheneg, Type88.
-Fucili di precisione: MK11, SVD, SV98, M98B, M40A5, M82A3, M39, SKS.
-Mitragliette:P90, P90TR, MP7, UMP-45, PDR, PP2000.
-Fucili da caccia:870 MCS, M1014, USAS-12, Saiga 20K, DAO-12.
-Lanciarazzi: AT4, SMAW, RPG-7, Javelin, FIM-92 Stinger, SA-18 IGLA.
-Pistole: M9, M93R, MP443, MP412, Glock 17, Glock 18, M1911, T44.
A queste si aggiungono:M67, M18, C4, M15, Claymore, 60MM, M320 40mm, M26 MASS.



view post Posted: 30/12/2011, 20:46 Saints Row: The Third - Videogames
Saints Row: The Third - Anteprima

Immaginate un videogioco moderno dal punto di vista di qualcuno che non ne ha mai giocato uno, e che al massimo ne ha letto sui giornali. Anzi, smettete pure di immaginare, perché Saints Row: The Third è senza ombra di dubbio quel gioco: un'impressionante orgia di pretestuosa violenza, che farebbe sbavare di rabbia indignata un rappresentante del MOIGE, se solo riuscisse a capire cosa diavolo sta succedendo sullo schermo.

Tanto per rendere l'idea sul tono del gioco, vi faccio un piccolo esempio: potrebbe capitarvi di girare per una strada affollata, schiaffeggiando ignari passanti con un vibratore rosa, di salire poi su un jet da guerra e incenerire persone a caso, o magari di rapinare una banca mentre nel cielo esplodono più elicotteri che in un film di Michael Bay... e per concludere tutto con un calcio nelle palle all'ennesimo poveraccio che ha la sfortuna di incrociare la vostra strada.

La finezza non è chiaramente tra le parole di moda in questo terzo capitolo della versione zarra di GTA, che si appresta a completare quest'improbabile trilogia, cercando nel frattempo di emergere nel panorama dei giochi free-roaming basati sul crimine ultra violento.

Perché, mentre la serie di GTA è ormai un fenomeno culturale di rilevanza mondiale, nato da oculate operazioni di marketing e da una incontestabile qualità, Saints Row, pur offrendo sostanzialmente la stessa esperienza, è poco più di un gioco di secondo piano forte di un discreto successo. Gli sviluppatori come pensano quindi di differenziarlo dalla concorrenza?

Lo scrittore Drew Homes è abbastanza chiaro nello spiegare il concetto alla base della loro strategia: "Il nostro obiettivo è abbastanza semplice: fare di The Third la più ridicola, bizzarra, esagerata e, ripeto, ridicola, esperienza di free roaming che abbiate mai visto".

E ridicola, in un certo senso, è proprio la parola giusta per descrivere l'esperienza alla luce dell'impegno profuso dagli sviluppatori per migliorare cose come le animazioni del personaggio quando è impegnato a prendere a pugni nelle palle i passanti... un'azione che oltretutto è uno dei marchi distintivi della serie.

Per carità, io non sono nessuno per mettere in dubbio la comicità di cazzotto ma, in termini puramente narrativi, chi siamo? E perché questa irrefrenabile voglia di attaccare gli scroti altrui? Beh stando alla conclusione del secondo capitolo, siamo sempre i Saints, che sono riusciti a cavalcare con profitto l'onda del successo e sono diventati un marchio internazionale, con tanto di bibite che portano il loro nome ed un film in preparazione.

"Adesso tutti sanno chi sono i Saints - spiega Holmes - sono celebrità, tutti li amano nonostante i loro metodi criminali e gli omicidi, perché così funziona nel loro universo, in cui tutto è parodistico ed estremizzato".

E questa di sicuro potrebbe essere un'interessante novità: invece della consueta ascesa al potere del pesce piccolo, si parte al vertice della piramide, con tutti gli strumenti necessari per fare ciò che si vuole. Tuttavia, non tutti sono felici dell'attuale situazione, come i vostri arcinemici The Syndicate, i quali vogliono mettere le mani sul 60% dei guadagni dei Saints e inglobarli all'interno della loro organizzazione.

Ovviamente le nostre superstar non saranno assolutamente d'accordo con questa visione delle cose, e di conseguenza si scatenerà un prevedibile scontro a tutto campo che insanguinando tutta la città, esalterà le caratteristiche sandbox del gioco.

Eliminare una gang rivale avrà tutto un altro sapore se userete un po' la vostra fantasia... ricordate il jet di cui vi ho accennato all'inizio del pezzo?

Potrete prendere un aereo a decollo verticale e lanciarvi in uno scontro a base di razzi a guida laser, o buttarvi in picchiata contro i vostri avversari, o magari utilizzare una delle nuove armi del gioco, la RC gun, che vi permetterà di controllare un veicolo da lontano, lanciarlo da una scarpata, ucciderne istantaneamente il guidatore o far schizzare quest'ultimo fuori dal parabrezza.

E come da tradizione macchine e persone potranno essere personalizzate in mille modi differenti - d'altronde le modifiche estreme sono sempre state uno dei modi con cui Saints Row ha cercato di differenziarsi dagli altri, e l'unico limite pare essere veramente la vostra fantasia.

Quando avrete finito di perdere tempo con l'evirazione dei passanti e con la ricerca di un look alla Lady Gaga, ad aspettarvi ci saranno le missioni con cui andare avanti nel gioco. Il motivo potrà variare; magari dovrete regalare a un attore del cinema il brivido di una rapina, oppure punzecchiare quelli di The Syndicate per il puro gusto di rompergli le scatole, ma potete scommettere la vostra maglietta preferita che nove volte su dieci finirà nella solita maniera: con una sparatoria in cui il numero di pallottole sparate supererà quello della quadrilogia di Rambo.

Ma d'altronde, qui si gioca per ridere. Come spiega Holmes: "Il pubblico si è affezionato ai toni umoristici, che danno alla serie un carattere tutto suo. Saints Row 2 conteneva alcune storie più dark e serie, che spezzavano il ritmo di gioco nella maniera sbagliata, creavano confusione, questa volta tutti nel team sanno esattamente il tipo di narrazione che vogliamo. Tutto ruoterà intorno al divertimento totale".

E va dato atto ai Volition che sembrano essersi impegnati al massimo per ottenere l'effetto voluto. Il nuovo motore grafico sembra solido, e un anno di sviluppo in più rispetto al solito ha dato l'impatto visivo che ci voleva ai combattimenti, con corpi che volano ovunque ed esplosioni che illuminano lo schermo.

Se poi avete un amico, potrete anche giocarlo in cooperativa, "la più bella esperienza cooperativa per un gioco free roaming" a detta di Holmes. E chi ha ancora i conati per la conversione PC di Saints Row 2, sappia che questa volta il procedimento avverrà internamente, il che dovrebbe portare dei netti miglioramenti... anche perché fare peggio sarebbe davvero difficile.

Questo è tutto ciò che possiamo dirvi al momento su Saints Row The Third, un immorale, grezzo e coloratissimo bagno di sangue d'innocenti, se avete voglia di conquistare le prime pagine dei giornali, o più semplicemente un gioco cartoonesco e ridicolo dove si passa il tempo a far saltare in aria le cose, ridacchiando per le battutacce volgari. Quindi, tanto vale godersela, perché, come disse uno che scriveva molto meglio di me "Quando hai capito che è tutto uno scherzo, essere Il Comico è l'unica cosa sensata".
view post Posted: 30/12/2011, 20:44 The Legend of Zelda - Skyward Sword - Videogames

The Legend of Zelda - Skyward Sword
The Legend of Zelda - Skyward Sword Nintendo Wii



Sviluppo: Nintendo
Pubblicato:8 Novembre 2011
Genere: Avventura
Serie: The Legend of Zelda
Lingua: Italiano
Modalità di gioco: Singolo giocatore
Piattaforma:Wii

Descrizione

E' molto dura e lo sappiamo bene dare il senso del tempo tramite le parole.Ormai 25 anni è un quarto di secolo, e comunemente è la durata di una generazione; applicato al mondo dei videogiochi poi, dove il progresso è continuo e velocissimo,basti pensare che proprio nel 1986 compiva il suo esordio sul mercato giapponese il primo episodio della serie di The Legend of Zelda che permette quanto meno di dare la corretta prospettiva dell'importanza e del valore del lavoro di Nintendo.Tempi in cui un ragazzino, magari un po' nerd, che a metà degli anni '80 trovava il divertimento elettronico con il NES e alle avventure di Link, oggi potrebbe trovarsi al suo fianco l'ultimo capitolo della serie assieme a suo figlio. Skyward Sword è una celebrazione un punto di arrivo, uno di partenza e momento di riflessione sia se parliamo della casa di Kyoto che per tutti i fan che possiedono Zelda nel loro cuore.Alle porte della nuova era di Wii U, e con il termine di quella Wii, la Triforza deve brillare sempre di più,anzi al massimo.
Caratteristiche & Gameplay
L'elemento trattato maggiormente nel nuovo Zelda è stato, fin dall'inizio il pannello di controllo; questa repentina rottura col passato ha un nome e un cognome ossia si chiama Motion Plus, e Skyward Sword è la chance buona per provare a dare un forte rilancio ad una periferica che in effetti non ha ricevuto il successo che a Kyoto speravano. Lo strumento collegato al Wiimote o inserito direttamente nella nuova versione del telecomando, permette fondamentalmente di elevare in maniera sensibile la precisione nella rilevazione dei movimenti. Questo termine si traduce in quello che è da sempre il sogno desiderato dai fan della serie, ovvero la gestione 1:1 della spada impugnata da Link; un sistema che si applica in numerosi aspetti del gameplay, con certamente il focus incentrato sul sistema di combattimento.Per chi ha giocato a Wii Sports Resort, nel dettagliato alla disciplina della Chanbara, può avere una idea del risultato finale, anche se in Zelda ovviamente è cresciuto all'ennesima potenza.La possibilità di gestire in maniera così raffinata la spada ha permesso di mettere in luce tutta una serie di nemici i quali, coi loro pattern di attacco, incitano il giocatore ad esplorare la vasta gamma di fendenti che è possibile scagliare.Il punto di riferimento più banale e semplice può essere un Boblin, che si protegge coprendosi dietro alla propria arma, suggerendo di conseguenza di attaccarlo nella parte di corpo esposta e indifesa; ma le applicazioni sono veramente infinite, ed è evidente come il team di Aonuma abbia messo ben presente tale fattore cercando di scegliere soluzioni e sfide sempre nuove..



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view post Posted: 30/12/2011, 20:40 [Anteprima] Assassin's Creed: Revelations - Videogames
Assassin's Creed: Revelations - Anteprima post E3

Dai magnifici paesaggi e dalle merevigliose città del Bel Paese, Ezio Auditore si appresta a concludere il suo viaggio e la sua lotta contro i Templari nelle terre del suo antenato Altair, ripercorrendo le vie e i palazzi della splendida Costantinopoli e la regione della Cappadocia. Ricapitoliamo insieme le caratteristiche e le novità di Assassin's Creed: Revelations dopo ciò che è stato mostrato all’E3 di Los Angeles.

Ubisoft è pronta a portare a termine la trilogia narrante la storia di Ezio Auditore da Firenze, e per farlo ci riporta alle atmosfere nostalgiche del primo Assassin’s Creed in cui il Altair agiva nella Terra Santa per sconfiggere l’Ordine dei Templari. A ripercorrere le orme del leggendario assassino troveremo un Ezio ormai invecchiato, con più di cinquant’anni alle spalle ma ancor più letale, in grado di poter scalare edifici e uccidere senza pietà i suoi acerrimi nemici. Ad agevolarlo nelle arrampicate e negli spostamenti ci sarà uno speciale uncino legato alla lama celata, donatogli dall’assassino Yusuf Tazim, che potrà essere usato sulle funi sparse per tutta Costantinopoli in modo da recarsi più rapidamente e con maggiore facilità da una parte all'altra della città. Come nei precedenti capitoli della serie, la Città d’Oro sarà sotto il controllo, oltre che delle guardie locali, anche dai Templari che non ci permetteranno certamente di girare liberamente per il loro territorio, dominato da delle torri di controllo molto simili a quelle dei Borgia viste in Assassin’s Creed Brotherhood.

Con Brotherhood Ubisoft ha approfondito notevolmente la parte gestionale del titolo, che con quest'ultimo capitolo della trilogia verrà maggiormente ampliata. Se lì, una volta distrutte le torri dei Borgia e uccisi i loro guardiani, potevamo ricostruire la zona con nuove attività, in Assassin's Creed: Revelations potremo restaurare e ampliare gli edifici della zona circostante, piazzare funi per spostarci meglio con l'uncino e rendere le guardie precendentemente ostili completamente indifferenti alla nostra presenza. Una volta però liberata un'area dalla presenza dei Templari, dovremo curarla continuamente altrimenti la perderemo nuovamente a causa dei numerosi attacchi da parte di bizantini e templari, oltre a rischiare di perdere il nostro livello di notorietà e di acclamazione presso la popolazione. Per svolgere questo lavoro al meglio, potremo inviare le nostre truppe di assassini a tenere la zona sotto controllo o, in alternativa, darla in mano ad un Maestro Assassino corrispondente al livello 10 della gerarchia oppure inviare uno dei cinque assassini specializzati a nostra disposizione, che svilupperanno una propria personalità e saranno partecipi delle avventure di Ezio nell’Impero bizantino. Questo meccanismo sarà comune a tutti e quattro i distretti di Costantinopoli ma anche a tutte le altre location mediterranee presenti, che potranno essere gestite sia manualmente che attraverso l’intelligenza artificiale del gioco e in cui dovremo portare a termine specifiche missioni o contratti.

Riguardo alla storia, sappiamo che mentre Desmond farà di tutto per risvegliarsi dopo quanto accaduto nel titolo precedente, cercando una via di fuga attraverso le Black Room dell’Animus, una sorta di bug nella programmazione dell’apparecchio che gli permetterà di recuperare i suoi ricordi, Ezio sarà alle prese con il suo esercito nelle terre bizantine del 1511 nel recupero di cinque preziosi reperti che rappresentano il futuro della confraternita. Al momento Ubisoft ci ha permesso di conoscere solamente un nemico chiave della storia di Revelations: Manuel Palaelogos, un nobile bizantino ricco e spendaccione che sembra essere invischiato nelle questioni dei templari. Dalla parte di Ezio, invece, troveremo tra gli altri Sofia Sorto, una donna colta di cui il nostro eroe si innamorerà profondamente fino a rivelarle la sua missione e il suo passato.

Ora che Ezio è molto più maturo, ha avuto modo di affinare e potenziare tutte le sue abilità come l’Occhio dell’Aquila, ora sviluppato tanto da trasformarsi in una vera e propria capacità sensoriale definita “Senso dell’Aquila”. Grazie a questo senso aggiuntivo e concentrandoci su un personaggio, potremo sapere dove si è recato in precedenza e dove probabilmente potrebbe dirigersi in futuro: ad esempio, concentrandoci su una guardia potremo aggirarla molto più facilmente utilizzando delle bombe, di cui disporremo in gran quantità e che potremo personalizzare all’infinito con i materiali che raccoglieremo nel corso del gioco, o piazzando delle trappole sul suo percorso senza farci scoprire. Durante la dimostrazione alla conferenza Ubisoft dell’E3 è stato possibile vedere due delle nuove bombe, una molto simile a quelle fumogene ma con un raggio più ampio per confondere le guardie ed ucciderle, l’altra molto più distruttiva, utilizzata per radere al suolo un edificio. E' stato inoltre possibile osservare l’utilizzo di una delle nuove potenti armi che saranno presenti nel gioco, un lanciafiamme fisso a lunga gittata capace di bruciare un intero porto, insieme ai velieri e a tutti quelli che vi si trovano a bordo.

Dopo la sua prima comparsa in Brotherhood, non poteva di certo mancare in Assassin's Creed: Revelations il comparto multigiocatore, arricchito di nuove modalità, mappe, personaggi ed abilità. Allo showfloor dell’E3 è stato possibile provare la modalità Ricercato, sostanzialmente invariata rispetto al precedente capitolo, in cui il giocatore deve uccidere la preda designata dal gioco: i punti esperienza si guadagneranno semplicemente uccidendo i giocatori il più tatticamente possibile, ma ulteriori punti potranno essere guadagnati anche indirettamente, ad esempio nascondendosi tra la folla, ingannando gli avversari o facendogli credere di essere il loro predatore e fargli quindi sprecare un’abilità per evitarci. Ma il piatto forte del rinnovato multiplayer sarà l’estrema personalizzazione degli agenti templari con cui entreremo nelle sessioni di gioco, che potremo ricreare quasi a nostra immagine e somiglianza. Il matchmaking sarà ora molto più solido, con la possibilità di scegliere le mappe in cui giocare, precedentemente assegnate in automatico dal gioco, ed organizzare delle gilde, veri e propri clan in cui i giocatori potranno riunirsi. Gli sviluppatori, inoltre, hanno anche in mente di inserire nel multiplayer diverse caratteristiche della campagna in singolo, concentrandosi maggiormente sull’aspetto narrativo e dandoci la possibilità di scoprire alcuni retroscena dell’Abstergo: così facendo, il multiplayer sarà maggiormente integrato nel gioco e nell'universo di Assassin’s Creed.

Per quanto riguarda l’aspetto grafico del titolo, dalla dimostrazione fatta a Los Angeles e dai trailer diffusi è possibile affermare sin d'ora che si assisterà ad un miglioramento, soprattutto per quanto concerne l’interazione con l’ambiente circostante, gli effetti particellari ed i fondali. La vera rivoluzione tecnica la troveremo nel campo del motion capture, in particolare per la riproduzione e il movimento dei volti dei personaggi: attraverso l’utilizzo del nuovo sistema Mocam, Ubisoft promette di combinare animazioni tradizionali a performance capture, ricreando delle animazioni realistiche e molto simili a quelle viste in L.A. Noire, il poliziesco dall’impronta investigativa di Team Bondi.

Assassin's Creed: Revelations promette di essere un titolo che porterà innumerevoli innovazioni alla serie e che potrebbe rappresentare un'eccellente punto di partenza per la creazione del vero e proprio terzo capitolo. Se le promesse fatte dal team di sviluppo saranno mantenute, Revelations si candida tranquillamente come uno dei migliori e più completi giochi del franchise, portando all’estremo tutto ciò che sta alla base del suo successo. In attesa di trovare finalmente una risposta alle innumerevoli domande lasciate dai precedenti Assassin’s Creed, non ci rimane che darvi appuntamento alla GamesCom, luogo in cui potremo avere ulteriori novità sul titolo.
view post Posted: 29/12/2011, 18:54 [HOT] krystal forscutt - Immagini
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